“Adolescents on the move: the application of an integrated model for documentation and evaluation of “Back Into The Wild” adventure education project aimed at promoting psychophysical and relational well-being” Alessandra Gigli, Giannino Melotti, Massimo Galiazzo, Chiara Borelli, Massimo Galiazzo, Nicolò Segato, Giulia Finocchiaro. Articolo sulla rivista Journal of Adventure Education and Outdoor Learning” (Vol 25 – maggio 2024). This paper presents a new integrated model for documentation and evaluation tested in 2021 on Back Into the Wild project, an Adventure Education project by Equilibero Association (Padova-Treviso, Italy). The project proposes educational walks to groups of at-risk adolescents to promote their psychophysical and relational well-being. Due to the paucity of evaluation methods focused on grasping the process dimension of nature-based projects, the research team (CEFEO Research Centre, University of Bologna) chose to construct a new model of documentation and evaluation through a participatory bottom-up process involving practitioners. In addition to outlining the main characteristics of Adventure Education in socio-educational projects in Italy and the peculiarities of BIW project, this paper describes the co-constructed integrated documentation and evaluation model in detail. The first application highlighted the usefulness of the multi-perspective view provided by this tool, allowing for a reflection on how the adventurous project impacted on participants’ psychophysical and relational well-being.

“Il progetto Experience e la gestione del rischio” Massimo Galiazzo, Bruno Genetti, Silvia Lazzaro. Edizioni Persiani – Bologna giugno 2023. Experience e questo libro narrano di un progetto di prevenzione alle dipendenze patologiche finanziato dalla Regione Veneto e promosso dal Dipartimento Dipendenze Aulss 6 Euganea, e mostrano una fotografia-spaccato di come gli adolescenti (circa 100) e i loro adulti di riferimento (genitori e insegnanti-formatori: circa 50) vivono il rischio e la sua gestione oggi. Il sistema di valutazione implementato con il Dipartimento Fispa dell’Università di Padova, non solo valuta l’efficacia o meno di questo strumento educativo-preventivo ma realizza un’istantanea di come i ragazzi si relazionano con l’appuntamento esistenziale del rischio, un appuntamento che a nostro parere è tappa ineludibile del crescere e diventare adulti e collauda non solo i giovani ma il sistema genitoriale in senso ampio. Il rischio è stato avvicinato prima attrezzandosi con una formazione sulle life skills, e poi abitato esperienzialmente vivendolo attraverso l’arrampicata e il rafting; ovviamente metafore vissute e accompagnate nel qui e ora, cercando di abilitare quelle funzioni della corteccia prefrontale (attenzione, scelta, re-sponsabilità, memoria operativa, progetto) tanto fragili in questa fase di vita e compromesse nei casi di dipendenze patologiche.

“Montagnaterapia” Angelo Brega, Sandro Carpineta, Eleonora Cossu, Paolo Di Benedetto, Emanuele Frugoni, Massimo Galiazzo, Fiorella Lanfranchi, Paolo Piergentili, Donatella Rizzi e Roberta Sabbion. Edizioni Erickson; Trento aprile 2022. “La montagnaterapia è un’attività riabilitativa nata in modo spontaneo e indipendente in varie regioni d’Italia sulla scorta di esperienze pionieristiche avviate con successo in altri Paesi. L’idea che vi sta alla base è che il beneficio della frequentazione della montagna, evidente a chiunque pratichi l’escursionismo, l’alpinismo o altre attività all’aperto, abbia un’importante valenza terapeutica, in particolare per i pazienti psichiatrici. Ecologia della mente — secondo l’espressione di Bateson — ed ecologismo, in questo senso, si incontrano. Le finalità del movimento della montagnaterapia sono infatti duplici. Da un lato, la montagnaterapia mira, in continuità ideale con il movimento di riforma della psichiatria italiana che ha avuto in Franco Basaglia la sua figura più rappresentativa, a portare la cura della salute mentale non solo al di fuori dell’istituzione, ma al di là dei confini stessi della pólis, allargando il «terreno di gioco» riabilitativo all’ambiente naturale. Dall’altro — e non potrebbe essere altrimenti —, si batte per la tutela del territorio, che oggi più che mai deve essere preservato dal degrado e da atteggiamenti predatori.

GIOCHI PER ADULTI IN NATURA 2 – EQUILIBERO E LE PRATICHE EDUCATIVE- 2018

“Giochi per adulti in natura II – Equilibero e le pratiche educative” 2018 Persiani Editore – Bologna. “Il gioco per adulti in natura qui viene raccontato nelle pratiche educative di outddor education dell’associazione Equilibero di Padova (2008-2018). Inserita nella rete di Montagnaterapia, il libro passa in rassegna tutti i progetti realizzati concretamente in questo decennio: progetti, assunti teorici, storia e sviluppi, valutazione”

“Giochi per adulti in natura I – Teoria” 2017 Aracne Editore – Roma. “Il gioco in età adulta … è guardato con sospetto… fuga dalla responsabilità. In realtà …è una grande metafora dell’educazione per ogni età della vita”. Rassegna teorica sul senso del gioco in chiave educativa, riabilitativa e di cambiamento. In particolare i giochi iniziatici, che in chiave contemporanea possono essere i nuovi riti di passaggio alla vita adulta. I rischi della deriva ludopatica e del gambling. Sede elettiva di questi giochi la natura”

Tesi

Storia di un lungo cammino: Santiago de Compostela (dicembre 2017). Galiazzo Massimo e un Minore di 16 anni dei servizi sociali di San Donà. ASSOCIAZIONE LUNGHI CAMMINI

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