PUBBLICAZIONE EXPERIENCE – 2023

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Progetto Experience

Nel biennio 2021-2022 il Dipartimento Dipendenze dell’ULSS 6 Euganea ha promosso un progetto di promozione della salute, finanziato dalla Regione Veneto e realizzato dall’APS-ASD Equilibero, in collaborazione con il Dipartimento FISPPA dell’Università di Padova ed il Centro di Ricerca e Analisi Statistica Explora. Il progetto si colloca nell’area della prevenzione dello sviluppo di problematiche psicologiche e comportamenti a rischio nella popolazione giovanile afferente a varie realtà organizzative (scuole, associazionismo, parrocchie).

La principale finalità era quella di sviluppare sinergie positive intergenerazionali intese come fattori protettivi rispetto alla messa in atto di comportamenti a rischio. La peculiarità della proposta progettuale si configurava nell’intervento diretto sia ai ragazzi che agli adulti di riferimento (familiari e personale educativo) in un’ottica di lavoro mirata all’intervento simultaneo sul soggetto e sul suo contesto di vita.

La realizzazione del progetto ha consentito il perseguimento dei seguenti obiettivi:

  1. Sviluppare competenze ed abilità di vita negli adolescenti riguardo al riconoscimento ed alla gestione dei propri stati emotivi e la soluzione di situazioni problematiche, ed in particolare situazioni di disagio giovanile, nonché favorire l’acquisizione di queste competenze attraverso percorsi esperienziali che simulano situazioni di rischio da gestire in totale sicurezza;
  2. Sviluppare competenze per i genitori e altre figure di riferimento per i ragazzi, nell’intercettazione e gestione di comportamenti a rischio o situazioni critiche di disagio sociale per i ragazzi;
  3. Promuovere una sinergia positiva transgenerazionale tra adolescenti e adulti, requisito fondamentale per sviluppare rapporti empatici tra genitori e figli o tra personale scolastico e studenti, quali fattori protettivi per potenziali comportamenti a rischio di addiction;
  4. Valutare l’efficacia dell’intervento di promozione alla salute, sia con riferimento al target degli studenti sia al target degli adulti, genitori e figure di riferimento;
  5. Pubblicare i risultati del progetto e diffondere il metodo e l’esperienza proposta nell’ambito del progetto in altre realtà del territorio della Provincia di Padova e a livello regionale.

Il progetto è stato realizzato coinvolgendo un centinaio di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 16 anni, in parte residenti nel comune di Veggiano, una classe dell’ENAIP di Cittadella, due gruppi di ragazzi dell’ACR di Este e due classi del liceo artistico Selvatico di Padova. Parallelamente sono stati coinvolti anche i genitori dei ragazzi, che hanno aderito al progetto in 50, oltre ad alcune figure adulte di riferimento per i ragazzi (docenti e animatori). In collaborazione con il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) dell’Università di Padova, sono stati elaborati gli strumenti per la valutazione dell’efficacia del percorso formativo, somministrati a ragazzi e genitori.

La realizzazione del progetto è stata articolata in due fasi, intervallate da un periodo di pausa per favorire la rielaborazione dei contenuti approfonditi nella prima parte del percorso. Ciascuna fase, inoltre, è stata strutturata in due moduli, il primo dedicato al potenziamento delle Life Skills e delle Social Emotion dei ragazzi ed al consolidamento delle competenze genitoriali, mentre il secondo modulo orientato all’approfondimento delle situazioni di rischio.

La tematica della gestione del rischio è stata affrontata e sperimentata attraverso il paradigma dell’arrampicata, esperienza estensibile a tutte le esperienze vitali che comportano forti dissonanze cognitive ed emotive. In particolare lo spazio esperienziale è stato suddiviso in tre zone, la prima delle quali rappresentata dalla zona sicura che è abitata dalle certezze, dalle abitudini e dagli oggetti, gesti che ne fanno parte, area in cui il pensiero è sicuramente prevedibile. La zona a rischio, che include anche tutti i gesti e le cose che la richiamano, è una zona che richiede un apprendimento cognitivo per la sua gestione ed è densamente popolata di emozioni e pulsioni; l’esposizione ad essa richiede un’uscita dalle sicurezze, che se non comporta sovraesposizioni, ma zone liminali a quelle sicure è fonte di apprendimenti significativi e strutturali.

La seconda parte del percorso formativo è stato caratterizzato dall’elemento innovativo del progetto, incentrato sull’esperienza del rischio attraverso un approccio intergenerazionale, in cui i ragazzi e gli adulti si sperimentano insieme, invertendo i ruoli di “responsabilità” e “fiducia” nella gestione di un’esperienza di rischio (arrampicata o rafting).

Il percorso si è concluso con un incontro finale in un contesto di convivialità in cui, oltre a condividere le proprie sensazioni sul percorso svolto, sono stati presentati i risultati della somministrazione degli strumenti di valutazione del percorso formativo.

La somministrazione degli strumenti di valutazione è stata effettuata in occasione di quattro specifici momenti del percorso formativo: una prima somministrazione nell’ambito del primo incontro della fase 1, sia ai ragazzi che agli adulti; una seconda somministrazione in occasione dell’ultimo incontro della fase 1; una terza somministrazione nell’ambito del primo incontro della fase 2, alla ripresa dei lavori e una quarta somministrazione in occasione della serata conclusiva del progetto.

La descrizione dettagliata delle attività progettuali ed i risultati dei questionari somministrati sono raccolti nella pubblicazione “IL PROGETTO EXPERIENCE E LA GESTIONE DEL RISCHIO” a cura di Massimo Galiazzo, Bruno Genetti, Silvia Lazzaro – Edizioni Emilio Persiani – Bologna giugno 2023.

  • Gestione dei moduli Life skills: Sonia Callegher
  • Gestione dei moduli Rischio e Rischio intergenerazionale : Massimo Galiazzo
  • Valutazione e coordinamento: Bruno Genetti

EDIZIONI PRECEDENTI 

EQUILIBRIO

2015-2019

Il rischio e la sua esperienza attraverso l’arrampicata diviene luogo di incontro intergenerazionale tra genitori-insegnanti e ragazzi per rinegoziare il senso e il confine del limite. Progetto pilota di prevenzione alle dipendenze patologiche.

Committenti SERD Padova
Operatori Lisa Schon, Massimo Galiazzo, Roberta Sabbion, Bruno Genetti, Marco Spazzini