Motion – Gruppo Avventura – 2013-2025

12 anni di viaggio attraverso Gruppo Avventura -Motion ( il secondo nome lo ha preso nel 2019). Un viaggio nell’avventura al femminile e le dipendneze. Un progetto ideato nel 2013, accompagnato, seguito dalla sua nascita al suo termine. Sulla parole di Pinkola Estes di “Donne corrono con i lupi” far costruire casa a queste donne-madri ospiti presso la comunità terapeutica casa Aurora non poteva essere solo in casa. Addomesticare eccessivamente la “donna fera ottunde i forti impulsi naturale a giocare, correlarsi, lottare, errare” (Vedasi Giochi per adulti in natura II) . Su quella casa che sono chiamate responsabilmente a sostenere- mantenere ed agire, Gruppo Avventura ha aperto una porta sul retro della casa aperta sulla natura più selvatica e sulla possibilità di gioco espressivo di sé, fiducioso che non si può obbligare ad amare con il richiamo e il dovere, ma si può facilitare un amarsi e riscoprirsi che diventerà spontaneamente dono al ritorno a casa. Per non perdere l’occasione di essere libere anche con i loro figli sono state dedicate anche delle uscite con i loro figli e al ritmo della parole di John Bolwby che parla di attaccamento sicuro come un attaccamento che facilita la crescita e sottolinea che l’effetto dell’attaccamento sicuro è l’atteggiamento esplorativo all’ambiente, abbiamo cercato di accompagnare queste mamme e i loro bimbi ad esplorare l’ambiente naturale e meno domestico possibile, proteggendo dal terrore dell’impossibile da gestire ma anche dall’eccesso di sicurezza che obbligherebbe gli occhi questi bambini e bambine solo all’intimità dei genitori privandoli dei viaggi fuori.

Fuori è un mantra per Gruppo Avventura così come il monito del suo secondo nome Motion (MOuntain Therapy to ImprOve meNtral health presentato ad una rete di comunità terapeutiche in Europa EUROHEALTHNET) che elide la E di emotion: infatti il progetto muove emozioni , non le contempla o analizza, ma le fa agire.

12 anni di uscite almeno una volta al mese per un totale di 90 uscite di cui poco meno di metà uscita mamma e bimbo. Circa 180 mamme portate in uscita (e il dato è sottostimato ) così come altrettanti bimbi. Un turismo dell’avventura voluto per fini riabilitativi ed educativi contornato da tutta una serie di dispositivi pedagogici per trasformarlo in un counseling esperienziale (vedasi “Montagnaterapia” Erickson) , in cui in chiave ermeneutica ogni esperienza richiedeva sì un tempo di lettura di ciò che è accaduto ma anche una riscoperta di sè. Andare fuori era e rimane, se accompagnato in un certo modo, un modo per andare dentro di sé e questo il progetto lo ha sempre presidiato. Rispettando la voglia gruppale di esporsi a questi viaggi ma presidiando le fragilità delle dipendenza patologiche si è dotato di gruppi organizzativi, griglie con ruoli, un lavoro sula fototerapia e l’utilizzo del papier collie e la memoria dell’esperienza, creando diari personali, cerchi di parola sulle emozioni .

Ma anche con i vari tecnici della montagna siamo riusciti a proporre esperienze di avventura varie e articolate: trekking, bivacco in casera, biking in laguna, orienteering, ferrate, alpinismo di quota, ciaspole, river trekking e canyoning, rafting, arrampicata indoor e outdoor (falesia e roccia), speleologia e viaggi in Sardegna e in Appennino di più giorni. Ma alla dimensioni dell’azione e del mettersi alla prova abbiamo anche affiancato quella del contatto e della contemplazione della bellezza: yoga in natura, ecotuning ed ecopsicologia, nordic walking e free walking, trekking sensoriali. Nonché di contatto con gli animali con educatori cinofili, ippoterapia con i cavalli, onoterapia con gli asini, falconeria con i rapaci. Create anche Olimpiadi sulla neve con i bimbi, acropark, arrampicata bimbi (Rampilandia) e molte uscite di contatto con gli animali.

Regia di tutto l’associazione EQUILIBERO APS-ASD ( Massimo Galiazzo e dei suoi educatori che si sono alternati Luca Fellin, Nicolò Segato) che realizzava anche in autonomia uscite di trekking e di arrampicata e altre in collaborazione con Cai di Mestre (arrampicata bimbi), Cai Venezia (ferrate e trekking in quota) poi anche Cai Mirano, Cai Mirano (uscite sulla neve mamme e Olimpiadi sulla neve bimbi), Cai Dolo (arrampicata mamme) poi in autonomia Equilibero. Guide alpine che si occupano anche di canyoning (Marco Spazzini e Davide Crescenzio). Speleologia (CRS Proteo Vicenza). Yoga in natura (+ ecotuning Vanesa Tesone e Alice Lazzaro) Trekking sensoriale bimbi (Paola Donadon), laboratori in natura sulla cera delle api (Giardino selvatico di Astego e associazione Salvatica Treviso), acropark (Fiorine Colli Euganei e Pianezze Cesen), nordic walking e free walking Luca Zambolin (Zable Padova). Contatto con gli animali adulti e in taluni casi bimbi: Onoterapia (Terra degli Asini Lissaro-Mestrino), Ippoterapia (Maneggio Cavalli Spiaggia Romea Lido delle Nazioni e Link Up Vicenza), Falconeria (Stirpe Rapace) , Cani (Balla con i Lupi Vicenza). Rafting bimbi (Free Waters) e adulti (Onda Selvaggia).

Vistando luoghi particolari come i Casoni della Fogolana (Terra di Mezzo) oppure Arte Sella (Trento) oppure in trekking di rievocazione storica con associazione Sentieri Partigiani sulle tracce della donna partigiana Giovanna Zangrandi.

Viaggiando in Sardegna per ben due volte: la prima all’interno dell’evento Sentieri di Libertà e la seconda per girare un film. A Bologna per l’evento Fuori Traccia dell’associazione Muovi Equilibri Bologna.

In gemellaggio con la comunità Silesia per i disturbi alimentari di Vicenza e poi con la comunità per le dipendenze maschile Olivotti : in entrambi i casi sfide di orienteering nel primo caso in Cansiglio, nel secondo caso in Valle delle Sfingi (Lessini).

Sono state anche realizzate due uscite di team building per l’equipe terapeutica di Casa Aurora: una di rafting e una di orienteering culturale a Venezia secondo il metodo OMT- Outdoor Management Training.

In parte realizzato e in parte solo progettato Inuit e Inizia-ttiva che dovevano sviluppare Motion sia in direzioni di viaggi specifici su sogni delle pazienti sia su rendere le partecipanti alle uscite attivatrici esse stesse di ulteriori esperienze.

Ho pubblicato di questa esperienza su “Giochi per adulti II” M. Galiazzo Cap. 2.1 “Il turismo del rischio per la donna fera” Emilio Persiani, Bologna 2018 e su “ Montagnaterapia “ AAVV “Counseling esperienziale – Equilibero / Antologia delle esperienze di montagnaterapia e dipendenza” Erickson Trento 2022.

Su Motion è stato girato un film “Madre dei Nervi” Mirko Giorgi, Alessandro Dardani e Melchiorre Pizzitola 2018 premiato al Festival del Cinema di Trento 2018 con il premio Solidarietà.

E’ stato presentato in numerosi convegni di Montagnaterapia in parttcolare Pordenone 2016 e al convegno dell’ Università di Bologna di CEFEO Centro di ricerca sull’Educazione e la Formazione Esperienziale e Outdoor : “Facciamole Fuori” Bologna 2019 e prima anche ad un ciclo di seminari su sostenere la genitorialità con l’adventure education. Nonché numerosi interventi su eventi e il tour di divulgazione del film stesso (2018-2020).

E’ stata redatta anche una Tesi magistrale Psicologia clinica dello sviluppo “Montagnaterapia e tossicodipendenza: un supporto ad un parenting disfunzionale” Arianna Sega novembre 2020 Università di Padova.

12 anni di viaggio su emozioni che muovono oppure mosse che creano spazi e luoghi perchè le emozioni si possano muovere e non necessariamente contenere: spazi così vasti da poter fare abitare emozioni troppo urgenti e dirompenti per stare in casa. Un grazie a tutte queste donne e le loro espressioni che ci hanno fatto spaziare e ai giochi anche con i loro bambini.

Sempre perchè noi si gioca sul serio inseguendo con F. un palloncino di elio in montagna.

0
Anno
0
Uscite
0
Anni
0
Tecnici Outdoor Coinvolti
0
Mamme in uscita
0
Bimbi in uscita